Misericordia di Agerola

Vai ai contenuti
Le Origini...

Come in tutte le avventure degli uomini, le origini della  nostra benemerita Misericordia, che si allontanano nel tempo, assumono i connotati sfocati del quasi-sogno, la storia diventa epica, i personaggi che le ispirarono mitici ricordi e tutti tendono a determinare quel che succede in funzione di quello che rimane attivo nei tempicontemporanei.

Oggi a 30 anni da quei mesi La Misericordia di Agerola ha un suo consolidato che parla tutti i giorni di efficienza e di dedizione che quasi non lascia credere che un temponulla era scontato anzi era sorte da scoprire giorno per giorno.

Oggi il suono in emergenza dell'ambulanza non fa notizia. Certo il caldo chiacciericcio del paese si chiede cosa é successo ma tutti sanno che la Misericordia c'é. E fa notizia solo l'inevitabile falla che causa un ritardo su 100 interventi.

Ma 30 anni fa non si sapeva se c'erano i volontari che erano pochi e appena attrezzati soprattutto di "buona volontà" . L'ambulanza acquistata qualche anno prima dagli agerolesi era stata bloccata dai mille grovigli burocratici. La situazione, comune a tanti paesi della provincia interna italiana, era di abbandono il 118 un numero come tanti:

Era l'estate del 1993. Da qualche anno le Confraternite storiche avevano incontrato esperienze di laici impegnati e avviato una proficua collaborazione con i Gruppi Frates dei Donatori di Sangue. Sembrò naturale e doveroso affrontare anche il problema dell'emergenza sanitaria e l'Arciconfraternita del SS Sacramento con tutti gli altri priori scrissero la lettera con cui richiedevano l'autorizzazione Episcopale per fondare una Confraternita di Misericordia di Agerola che si facesse carico il problema che si era determinato.

Quello che impressiona, a 30 anni da quei giorni, é far caso a quante persone determinanti incontrammo.

Tra tutte, per vari ruoli, é il caso di far memoria dell'incontro con Mons. Beniamino Depalma Vescovo di Amalfi-Cava de Tirreni. Ci sostenne, ci incoraggiò, ci indicò la Temperanza e la Prudenza, ci introsusse alle meraviglie della carità. Fu Padre e Fratello, un viatico fondamentale in quel momento: eppure allora arrivammo anche a scontrarci ma, visto oggi, era tutto scritto.

Fu allora che contattammo la Confederazione Nazionale delle Misericordie di Italia e cercammo di avere il supporto tecnico e legale per mettere su la nostra Misericordia. I problemi legali di aggiornamento delle patenti come la stessa costituzione, capire le difficoltà operative, l'incontro e lo scontro con le strutture burocratiche avevano bisogno della guida di chi sapeva il mestiere che andavano a fare. Trovammo tanti confratelli e consorelle, il Presidente Giannelli ed i consigliueri nazionali Emilio Caprilo e Vincenzo Giordano, e poi una Donna col dono della comunicazione, la consigliere nazionale Margherita Sanesi di Prato (o semplicemente come amava chiamarsi "una margherita di prato"... Ci accettarono tra loro, ci furono guida e maestri e ci predicarono la figura del Buon Samaritano.

L'errore si compie nel ricordare, é limitarsi ed enumerare fatti e figure principali. Così si asciuga troppo e si trascurono le cose importanti.

Ora ce ne rendiamo conto, ma la cosa più bella di questi mesi fu l'ESSERE COMUNITA', al di la dei ruoli che si occupavano nella società. Qualcuno é vero scommetteva che la cosa si sarebbe esaurita in 30 giorni, altri verificavano che non sarebbe stato facile, qualkcuno ci credeva. Tutti sapevano, però che era una possibilità indispensabile per avere la speranzadi recuperare un minimo di vivere civile verso il più debole che poteva essere ognuno di noi a prescindere della categuria a cui apparteneva.

Da 12 a 40 a 100 a 150. I Volontari aumentavano. La classe medica ovviamente intuì prima di altri il bisogno e ci istruì.

Dopo qualchee mese gli agerolesi continuarono a chiedere al Municipio le loro cose ma quando lo stato era sordo si andava in Misericordia!

Oggi é difficile pensare ad Agerola senza la Confraterinta di Misericordia. Altre ne sorsero in provincia di Napoli dopo la nostra.

Tanti protagonisti di quei giorni non sono più con noi. Loro, più di noi che siamo qui a celebrare gli anniversari, sono la testimonianza che un essere umano é ciò che DONA GRATUITAMENTE agli altri, ai più deboli, alla collettività.

Loro sono i veri eredi del Buon Sanaritano.

Di Giuseppe De Stefano
Misericordia di Agerola Via A. Coppola
Torna ai contenuti